Scopriamo le nuove tecnologie Laserlight delle auto moderne
Giornale Motori
L’evoluzione dei fari delle moderne autovetture vede un progresso tecnologico assoluto e importante arrivando alla sua ultima fase con l’adozione della spettacolare tecnologia laserlight. Nel corso degli anni si è passati dalle normali lampade con la classica luce giallognola alogena, ma anche di varia natura bianca e super bianca, via via passando per fari allo Xseno, e Bixeno.
A tal proposito prima di spiegare come funzionano le nuove tecnologie, vogliamo spiegare come usare quelle esistenti. Molti automobilisti hanno provato ad adattare gli Xseno ai fari classici con centraline aggiuntive e modifiche aftermarket, dimenticando però che i proiettori Xseno e Bixseno hanno necessità di una parabola specicifica per avere un fascio di luce che rispetta le norme vigenti, altrimenti si rischia di abbagliare i veicoli contromano e sequestri della carta di circolazione da parte delle forze dell’ordine. Ricordiamo infatti che per quanto si voglia e si possa migliorare il fascio di luce di un faro, la capacità e l’intensità viene comunque regolata per legge per evitare abbagliamenti pericolosi. L’evoluzione tecnica è andata avanti passando alla tecnologia Led, e ultima arrivata sulle Audi e BMW, quella laserlight per i fari anteriori. I due marchi hanno fatto a gara per lanciare per primi sul mercato la propria tecnologia. L’Audi ha sperimentato per anni nelle competizioni la tecnologia laserlight per le sue R18 E-Tron alla 24h di Le Mans, ma chi è giunta sul mercato per prima è stata la BMW con la sua coupè ibrida I8. Analizzeremo entrambe le tecnologie partendo proprio da quella BMW
BMW ha introdotto una tecnologia che permette ai nuovi fari laser di emettere un fascio di luce di intensità fino a 344 lux in modalità abbaglianti ( il lux è un’unità di misura relativa alla luce visibile, e pertanto dipendente dalle caratteristiche dell’occhio umano), in contrapposizione al 180 lux offerto dalle ultime fari a LED. Facendo un confronto con vecchi fari allo xeno essi avevano 120 lux, mentre i fari alogeni tradizionali possono arrivare ad un massimo di 100 lux però in modalità abbaglianti. La luce creata dal proiettore di nuova generazione è emessa da diodi laser, utilizzando un materiale fluorescente come il fosforo. Il sistema viene descritto come monocromatico, cioè le sue onde luminose possiedono tutte la stessa lunghezza. Questo permette una maggiore luminosità ed intensità, specialmente sulle lunghe distanze. Gli Xseno per esempio cambiano tonalità di colore in funzione della direzione del fascio prendendo la caratteristica colorazione azzurrino.
In sostanza le proprietà monocromatiche dei nuovi proiettori laser permettono di illuminare la strada per una distanza fino a 600 metri, mentre i led arrivavano a massimo 300 e i vecchi alogeni non oltre i 100 metri. E’ chiaro come il vantaggio sta nel raddoppiare la distanza di unità LED. Le proprietà più stabili del fascio luminoso consentono una più precisa regolazione sia orizzontale che verticale per le funzioni adattive, come illuminare precise zone della carreggiata, oppure adattare la luce abbagliante con sistemi anti-abbagliamento, proprio per rispettare le norme di cui sopra abbiamo già detto. La BMW ha previsto una intensità iniziale del fascio laser, che può raggiungere addirittura circa 400 lux, ma è stato leggermente ridotto per diminuire i riflessi sulla segnaletica stradale riflettente. Come sempre più spesso accade la tecnologia supera il livello tecnologico delle infrastrutture stradali. Oltre ad offrire una maggiore intensità luminosa, i nuovi proiettori laser hanno una efficienza per il 30 per cento migliorata rispetto all’ ultima generazione di proiettori a LED, che offre circa 170 lumen (unità fotometrica di emissione di luce) per watt di potenza che viene sfruttato.
La tecnologia Audi non è da meno a quella BMW anche se con qualche distinguo nell’utilizzo della luce laser che viene abbinata nella finzione anabagliante abbinata alla luce Led migliorata nel frattempo. Infatti Audi con la sua prossima generazione di sportive e di vetture di lusso userà una tecnologia di illuminazione combinando la MatrixBeam LED abbinata a tecnologie di luce laser. Due elementi trapezoidali a basso profilo sono visibili all’interno i fari, quello esterno genera la luce anabbagliante con MatrixBeam LED, mentre l’elemento interno produce luce laser per la funzionalità high-beam. I potenti diodi laser sono notevolmente più piccoli rispetto ai diodi LED. Infatti quelli laser sono solo alcuni micron di diametro. Questa tecnologia permette di illuminare la strada per una distanza di circa 500 metri. Il laser a luce abbagliante è circa il doppio della gamma di illuminazione e tre volte la luminosità delle luci abbaglianti a LED così come per la rivale BMW.
In modalità abbagliante, assicura un fascio luminoso con una illuminazione omogenea della strada. Il sistema si affievolisce se la luce dovesse essere emanata direttamente su veicoli in arrivo o che precedono. In ogni caso il fascio di luce continua ad illuminare pienamente le zone nei lati bui senza creare pericolo. Questo sistema funziona grazie gli abbaglianti essendo suddivisi in numerosi singoli diodi emettitori di luce anche variabile. La nuova tecnologia Matrix LED si attiva da una velocità di 30 chilometri all’ora fuori dei centri abitati e da 60 km / h in città. Ciò avviene solo se l’interruttore della luce è impostato su “automatico” ed i fari abbaglianti sono accesi. Una telecamera nel veicolo assicura che altri veicoli vengono rilevati e adatta il fascio in automatico. La tecnologia a LED Matrix può fare ancora di più. Essa adotta nuove funzioni, che forniscono una maggiore sicurezza. Lavorando in abbinamento con i fanali di coda assicura una visione notturna ottimale per tutto il veicolo. Non appena viene rilevato un pedone in un intervallo critico davanti al veicolo i singoli LED lampeggiano brevemente tre volte consecutive per avvisare la persona davanti, rendendolo maggiormente visibile al conducente concentrando il fascio di luce su di esso.
Inoltre, la Audi Matrix LED funzionano adattando il fascio di luce in curva. I proiettori lavorano utilizzando i dati di percorso predittivi forniti dalla navigazione plus MMI, la messa a fuoco del fascio di luce è spostato verso la curva ancor prima che il guidatore gira il volante. Per la prima volta, un faro LED utilizza indicatori di svolta dinamici. I LED illuminati ora lampeggiano in blocchi all’interno del faro in modo intermittente nella direzione in cui il conducente intende attivarli. L’indicatore di direzione è quindi più intuitivo ed è riconosciuto più rapidamente dagli altri conducenti. Come si è visto entrambi i costruttori hanno dato il meglio di se nel progettare sistemi di visione che permettono di non aver nessun angolo cieco, ne di trascurare quelle che sono le problematiche della sicurezza e dell’efficienza anche nei confronti degli altri conducenti e dei pedoni. Paradossalmente di questo passo ad essere inadeguate saranno le norme e le segnaletiche che faticano ad adattarsi alle nuove tecnologie. Come sempre queste tipologie di tecnologie avanzate, sono per ora disponibili solo su modelli di lusso e sportive ma possiamo contarci da qui a qualche anno, prima che si pensi, saranno a disposizione anche di vetture compatte e piccole da città. In questo modo anche i costi finale per gli utenti saranno ridotti ed accessibili con una sicurezza globale migliorata per tutti.
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Daniele Amore
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